Famiglia:   Cricetidae
Genere:     Myodes
Specie:      Glareolus

Lunghezza  corpo: 14-20 cm
Lunghezza  coda:   10-12 cm
Peso:           120/180 grammi

Le varie sottospecie di Arvicola rossastra o arvicola dei boschi, sono abbastanza uniformemente distribuite nel nostro paese, così come in tutta l’Europa. Si estende inoltre fino a Sud Ovest della Cina.
Si tratta di un animale dalle abitudini sia diurne che notturne,  a seconda del luogo è comunque più attivo al tramonto ed all’alba e può essere solitario o formare piccoli gruppi. E’ un abitante dei boschi, paludi, laghi e fiumi.

L’alimentazione è costituita  principalmente da vegetali, radici d’albero, rizomi, bulbi e tuberi, pare però che alle volte non disdegni nemmeno qualche insetto, larva, molluschi, crostacei, piccoli anfibi .

Nonostante sia un animale abbastanza diffuso nella nostra penisola, il numero di arvicole non pare essre elevato ed oltretutto, l’inquinamento dell’acqua e la perdita dell’habitat creano una minaccia per questa specie. Si tratta di un’animale timido e che difficilmente si concede alla vista, la sua fotografia richiede quindi pazienza e costanza nella frequentazione del suo habitat. E’ piu’ probabile vederla all’alba, quando tende ad uscire dai suoi nascondigli ed al tramonto quando spesso va alla ricerca di cibo. La difficolta’ della fotografia di questo piccolo abitante del sottobosco e’ oltretutto dovuta al fatto che il suo ambiente è spesso buio ed impervio, la necessità dell’utilizzo di  un trepiede è senz’altro frequente per questo tipo di soggetto.

Il colore del pelo, può variare dal  marroncino al grigio bruno rossastro tendente a schiarirsi su ventre e zampe.

Raggiunge la maturità sessuale a 3 mesi circa: Si accoppia perlopiù da marzo a ottobre. La gestazione dura 21-22 giorni. 2-5 parti all'anno, ciascuno con 2-10 piccoli inetti.

L’arvicola è un’abile scavatreice, nuota anche molto bene e frequentemente sott’acqua per sfuggire ai predatori o per raggiungere le tane.

L’arvicola scava delle gallerie che possono formare parecchie ramificazioni ed intrecci. Esse hanno inoltre molte uscite normalmente ai piedi di un grosso tronco d’albero o tra le radici. Spesso le loro gallerie proseguono anche all’esterno, come nel caso della foto e vengono abilmente scavate sotto lo strato di foglie secche del sottobosco.

La popolazione di questi animali subisce periodicamente drastici cali di numero, è probabile che raggiunto un certo numero di esemplari il territorio non permetta più la loro proliferazione e quindi tramite agenti naturali quali la predazione o la scarsità di aree colonizzabili si crei una selezione. La competizione tra varie famiglie o esemplari può indurre la femmina all’infanticidio delle figlie femmine.
I predatori di questo animale sono molti, a partire da donnole, faine, furetti all’aquila, la poiana ed rapaci notturni.

Palude Brabbia 2010: Canon 350D / Canon 300 F4 L IS + 1,4 X  / f8 / 1/100s / 800 ISO

Palude Brabbia 2010: Canon 350D / Canon 300 F4 L IS + 1,4 X  / f8 / 1/100s / 800 ISO

Palude Brabbia 2010: Canon 350D / Canon 300 F4 L IS + 1,4 X  / f8 / 1/250s / 400 ISO